Si notò immediatamente che non erano state menzionate le radici europee nel Cristianesimo, provocando le (ben giustificate!) polemiche e la protesta della Santa Sede.
Ma alla base di
tutto c’è tanta ignoranza.
Quella stessa
costituzione, nel definire i propri simboli, ribadisce solennemente che la
bandiera europea è azzurra con dodici stelle disposte a cerchio.
La bandiera dell’Europa –pertanto– è lapalissianamente ispirata alla corona della Vergine
Ebbene sì, sia i colori, che i simboli, che la loro disposizione in tondo, vengono direttamente dalla devozione mariana, sono esplicito omaggio alla Vergine.
La bandiera dell’Europa –pertanto– è lapalissianamente ispirata alla corona della Vergine
Ebbene sì, sia i colori, che i simboli, che la loro disposizione in tondo, vengono direttamente dalla devozione mariana, sono esplicito omaggio alla Vergine.
Le stelle infatti
sono quelle descritte nell’Apocalisse: “nel cielo apparve un segno
grandioso: una donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul suo
capo una corona di dodici stelle” ( Ap 12,1-2).
Quella donna
vestita di sole, per la tradizione cristiana, è la Madre di Gesù.
Anche i colori derivano da quel culto: l’azzurro del cielo e il bianco della purezza verginale. Nel disegno originario infatti le stelle erano d’argento e solo in seguito hanno preso il colore d’oro.
Anche i colori derivano da quel culto: l’azzurro del cielo e il bianco della purezza verginale. Nel disegno originario infatti le stelle erano d’argento e solo in seguito hanno preso il colore d’oro.
Insomma, anche se ben pochi lo
sanno, la bandiera che sventola su tutti gli edifici pubblici dell’Unione
Europea sono invenzione di un pittore che si ispirò alla sua fervente devozione
mariana.
(ma non ditelo dell'Alta Corte Europea per i diritti dell'uomo di Strasburgo che –accogliendo il ricorso presentato da Soile Lautsi– sancì di
togliere i crocifissi cattolici dalle
aule scolastiche).
La vicenda inizia nel 1949 quando a Strasburgo fu costituito un primo “Consiglio d’Europa” e l’anno dopo il Consiglio bandì un concorso aperto agli artisti europei per una bandiera comune.
Alla gara partecipò Arsène Heitz, che – come molti cattolici – portava al collo la “Medaglia Miracolosa” coniata in seguito alle visioni di santa Catherine Labourè.
La vicenda inizia nel 1949 quando a Strasburgo fu costituito un primo “Consiglio d’Europa” e l’anno dopo il Consiglio bandì un concorso aperto agli artisti europei per una bandiera comune.
Alla gara partecipò Arsène Heitz, che – come molti cattolici – portava al collo la “Medaglia Miracolosa” coniata in seguito alle visioni di santa Catherine Labourè.
Arsène Heitz
nutriva una speciale venerazione per l’Immacolata. Il bozzetto, con sua sorpresa,
vinse il concorso, perché il presidente della commissione (che non conosceva le origini del simbolo) fu profondamente colpito
dai colori.
In una prospettiva
di fede è felicemente simbolica questa unione di richiami cristiani ed ebraici.
Anche il numero delle stelle sembra collegare
direttamente le due fedi: dodici i figli di Giacobbe e le tribù
di Israele e gli Apostoli di Gesù.
Nel 1955 il
bozzetto fu adottato definitivamente come bandiera della nuova Europa.
Dunque, il giudeo-cristianesimo, è indubbiamente
nelle radici dell’Unione Europea.
A conferma
dell’ispirazione biblica e al contempo devozionale del simbolo, il pittore
riuscì a far passare la sua tesi, quando gli Stati membri erano ancora soltanto
sei: sostenne che il dodici era, per
la sapienza antica, un simbolo di “pienezza” e non doveva essere mutato
neppure quando i membri avessero superato quel
numero.
E questo è stato
definitivamente stabilito dalla nuova Costituzione.
Poi ci sono altri dettagli: la seduta solenne nella quale la bandiera fu
definitivamente adottata, nel 1955, si
tenne in un giorno determinato (casualmente!!)
solo dagli impegni politici dei
Capi di Stato: quel giorno era un 8 dicembre, quando cioè la Chiesa
festeggia la festa dell’Immacolata Concezione .
Che combinazione!!!!
O forse un segno
discreto ma preciso affinché proprio Maria sia venerata da tutto il Continente
come “Regina d’Europa”
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