giovedì 26 gennaio 2012

LA BANDIERA EUROPEA!

Giovedì 10 luglio 2003 a Bruxelles fu presentata la bozza definitiva della Costituzione d’Europa. 
Si notò immediatamente che non erano state menzionate le radici europee nel Cristianesimo, provocando le (ben giustificate!) polemiche e la protesta della Santa Sede.
Ma alla base di tutto c’è tanta ignoranza.
Quella stessa costituzione, nel definire i propri simboli, ribadisce solennemente che la bandiera europea è azzurra con dodici stelle disposte a cerchio.
La bandiera dell’Europa –pertanto– è
lapalissianamente ispirata alla corona della Vergine
Ebbene
, sia i colori, che i simboli, che la loro disposizione in tondo, vengono direttamente dalla devozione mariana, sono esplicito omaggio alla Vergine.
Le stelle infatti sono quelle descritte nell’Apocalisse: “nel cielo apparve un segno grandioso: una donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle” ( Ap 12,1-2).
Quella donna vestita di sole, per la tradizione cristiana, è la Madre di Gesù.
Anche i colori derivano da quel culto: l’azzurro del cielo e il bianco della purezza verginale. Nel disegno originario infatti le stelle erano d’argento e solo in seguito hanno preso il colore d’oro.
Insomma, anche se ben pochi lo sanno, la bandiera che sventola su tutti gli edifici pubblici dell’Unione Europea sono invenzione di un pittore che si ispirò alla sua fervente devozione mariana.
(ma non ditelo dell'Alta Corte Europea per i diritti dell'uomo di Strasburgo che –accogliendo il ricorso presentato da Soile Lautsi sancì di togliere i crocifissi cattolici dalle aule scolastiche).
La vicenda inizia nel 1949 quando a Strasburgo fu costituito un primo “Consiglio d’Europa” e l’anno dopo il Consiglio bandì un concorso aperto agli artisti europei per una bandiera comune.
Alla gara partecipò Arsène Heitz, che – come molti cattolici – portava al collo la “Medaglia Miracolosa” coniata in seguito alle visioni di santa Catherine Labourè.
Arsène Heitz nutriva una speciale venerazione per l’Immacolata. Il bozzetto, con sua sorpresa, vinse il concorso, perché il presidente della commissione (che non conosceva le origini del simbolo) fu profondamente colpito dai colori.
In una prospettiva di fede è felicemente simbolica questa unione di richiami cristiani ed ebraici.  Anche il numero delle stelle sembra collegare direttamente le due fedi: dodici i figli di Giacobbe e le tribù di Israele e gli Apostoli di Gesù.
Nel 1955 il bozzetto fu adottato definitivamente come bandiera della nuova Europa.
Dunque, il giudeo-cristianesimo, è indubbiamente nelle radici dell’Unione Europea.
A conferma dell’ispirazione biblica e al contempo devozionale del simbolo, il pittore riuscì a far passare la sua tesi, quando gli Stati membri erano ancora soltanto sei: sostenne che il dodici era, per la sapienza antica, un simbolo di “pienezza” e non doveva essere mutato neppure quando i membri avessero superato quel numero.
E questo è stato definitivamente stabilito dalla nuova Costituzione.
Poi ci sono altri dettagli: la seduta solenne nella quale la bandiera fu definitivamente adottata, nel 1955, si tenne in un giorno determinato (casualmente!!) solo dagli impegni politici dei Capi di Stato: quel giorno era un 8 dicembre, quando cioè la Chiesa festeggia la festa dell’Immacolata Concezione .
Che combinazione!!!!
O forse un segno discreto ma preciso affinché proprio Maria sia venerata da tutto il Continente come “Regina d’Europa

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