giovedì 19 settembre 2019

Red shocking


I testi base sulle tecniche della comunicazione creativa sono lastricati con i consigli su come attirare maggiormente l’attenzione in quel determinato ambito o contesto. La tecnica di “lisciare il pelo” dell’interlocutore è sempre un asso nella manica. Oppure l’ironia nel messaggio può essere un grimaldello per far riflettere. Talvolta è utile una frase, un gioco di parole che – lento ma stakanovista come un tarlo – sa insinuarsi, silente, nella nostra mente per poi emergere ed esplodere inaspettatamente per farci capire – con calma – ciò che la campagna intendeva comunicare.
Poi c’è chi – come un famelico squalo che ci incontra al largo mentre facciamo due bracciate spensierati – vuole colpire con un “uppercut” lo spettatore con un vero shock visivo lasciando i pensieri nella battigia.
Qualsiasi tecnica si decida di usare il primo comandamento è "Devi stupire l'utente!".
Pare che la “Bodyform”, conosciuta in Italia come Nuvenia abbia deciso di abbandonare la solita aria eterea e trasognante dei suoi spot per usare invece un vero shock!
Sta facendo infatti discutere il nuovissimo spot in onda da pochi giorni, che inizia con una mano che versa una fiala di sangue su un assorbente femminile! Lo spot prosegue con un uomo che acquista al supermercato un pacchetto di assorbenti (presumibilmente per conto della sua compagna); il video poi mostra una donna che si rilassa in piscina galleggiando …su un materassino gonfiabile a forma di assorbente e infine fa intravedere il corpo di una donna sotto la doccia con le gambe intrise di sangue. Un vero effetto “pulp”.
Il pay-off finale (su sfondo rosso, ovviamente!) inchioda e inquieta: «Periods are normal. Showing them should be too» ovvero “Le mestruazioni sono normali. Anche mostrarle dovrebbe esserlo”.
Tutto è nato in seguito ad un sondaggio “Period Taboo” condotto da Bodyform che ha rivelato che una donna su cinque ha sofferto in termini di autostima, a causa della “cultura del silenzio” sul sanguinamento vaginale. La campagna provocatoria di Bodyform mira a rendere normali le mestruazioni, rappresentandole in una serie di scenari realistici.
Questo spot fa parte della campagna digitale #BloodNormal che risponde alle recenti proteste femminile in nome del “free bleeding (ovvero “sanguinamento libero” che suggerisce di non usare gli assorbenti) ed è  un chiaro invito per le donne a non nascondersi durante il ciclo mestruale.
Ma poiché la “Bodyform” produce assorbenti queste manifestazioni avrebbero potuto rappresentare un problema per le vendite ecco dunque un’idea.

Hanno pensato che si possa abbattere ogni tabù sul ciclo mestruale mostrando un assorbente usato...

«Crediamo che, come ogni altro tabù, più la gente lo vede, più il soggetto diventa normale», ha dichiarato Tray Baxter, responsabile marketing di Bodyform.
Come in altre campagne creative che adottano la tecnica di shockare l’utente, le reazioni si sono molteplici: disgustosa, orrenda, fuori luogo o geniale.
Posto che tutto il mondo – compreso quello femminile! – è cambiato, la domanda definitiva non può non essere: è davvero necessario vedere gambe di donne intrise di sangue o donne vestite da assorbente durante una festa in maschera, per sfatare l’assurdo tabù del ciclo mestruale?
Ai posteri l’hard..ua sentenza