Non esiste solo Greta.
Inutile spiegare a chi mi riferisco. Non certo a Greta Garbo
(…anch’essa svedese!). Ma quella ragazza che ha deciso di scioperare ogni
venerdì per andare davanti al Riksdag, il parlamento nazionale svedese, con un
cartello: “Skolstrejk för climate” ovvero “sciopero della scuola per
il clima. È nata una stella.
Ma c’è anche un’altra ragazza che ha deciso di intraprendere
una battaglia per portare avanti i suoi ideali: Izabella Nilsson-Jarvandi.
Stessa nazionalità, stessa età, stesse trecce, stessa verve battagliera.
Anche lei, microfono alla mano, è andata davanti ai palazzi
istituzionali svedesi a far valere le sue istanze. Ha tutti i requisiti per la
fama mondiale ma…
Sì, c’è un “ma”: non ha scelto istanze demagogiche e
politically correct necessarie per ipnotizzare i mass-media.
Izabella ha scelto battaglie contrarie al pensiero dominante,
riservando parole durissime contro le migrazioni di massa e a favore delle
politiche familiari (ha osato perfino solidarizzare con l’Ungheria di Viktor
Orbán).
Izabella Nillson Jarvandi, più che occuparsi di cause
internazionali, si è concentrata sul mettere in evidenza l’attuale situazione
sociale svedese.
Lo scorso 2 marzo, con un cinguettio, su Twitter, ha voluto
mostrare la sua fermissima contrarietà all’indottrinamento della teoria “gender”
nelle scuole svedesi secondo cui la fluidità sessuale dovrebbe essere
sdoganata. Questa teoria che per Izabella «promuove il genocidio del popolo
svedese». Ha citato un testo scolastico i cui protagonisti sono «una ragazza
con un pene», «un ragazzo con una vagina» ed altri individui che sono al tempo
stesso «un maschio e una femmina».
Nel suo profilo Twitter Izabella si descrive così: “Sono una giovane attivista politica contro il
globalismo che cerca la verità e la giustizia per la mia amata Svezia”.
Capite bene che, essendo contro la politica immigrazionista e
contraria ai gender, i media hanno
preferito incoronare come la nuova reginetta mondiale Greta Thunberg, e
ricoprire con oblio mediatico Izabella Nilsson Jarvandi che resta, ai più, una
sorta di Carneade jr.
Anche il web, regno incontrastato della dittatura del
politically correct, si è coalizzato. Su Greta troveremo centinaia di risultati
su Google, su Izabella pochi accenni.
In modo un sarcastico e un po’ polemico in occasione del
famoso sciopero planetario “FridayForFuture” ha voluto cinguettare così: «Se
non sei nemmeno abbastanza uomo o donna per difendere la tua gente,
allora come diavolo dovresti essere lì per il resto del mondo?».
Se per Greta la keyword è “ambientalismo”, Izabella
punta al patriottismo.
E quindi tutto questo fa sì che quasi nessuno si occupi di
lei e delle idee che sta provando a far circolare nella sua amata Svezia.
È risaputo che i migliori salmoni – famosi per andare
controcorrente – siano norvegesi, oggi abbiamo saputo che nella attigua Svezia,
esiste una ragazza capace di andare controcorrente come i pregiatissimi salmoni
norvegesi…
Ed è questa caratteristica che –a parità di età, verve, trecce e nazionalità
– mi fa scegliere Izabella come salvatrice del pianeta.
1 commento:
Grazie, molto interessante, in effetti non avevo notizia di Izabella l'anti gretina. Io sto con Lei !
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