Qualche settimana fa, quando scoppiò la “bomba Weinstein” mi
domandai se a Hollywood avessero scoperto l’acqua calda. Tutto ad un botto, era
tutta una cascata di stars dalle nuvole e tutti scoprirono che il co-fondatore
della casa di produzione Miramax, era un (p)orco,
Che scoperta: questo marciume è ciò accade in tutti gli ambiti
artistici come il cinema, la musica e la moda. «Do ut des» è il paradigma.
E ammettiamo che spesso accade anche –con le dovute
proporzioni!– anche in un normalissimo ufficio…
E sia ben chiaro che non lo sto giustificando. Tutt’altro…
Tutti sapevano dei suoi comportamenti aggressivi ed
arroganti ma era una gallina dalle uova d’oro: un film prodotto da lui aveva
già un Golden Globe (e forse un Oscar!) in mano ma tutti hanno deciso di tacere
per circa trenta anni.
Particolarmente interessante il silenzio sulla vicenda di una
“pasionaria” dei diritti femminili come Meryl Streep (sempre pronta a fare in ogni occasione utile aspre
intemerate al presidente Donald Trump additato come “sessista”). La stessa che durante la
cerimonia dei Golden Globe nel 2012 definì Weinstein «un dio», salvo poi parlare
ora di un «disgustoso ed imperdonabile abuso di potere»…
Colsi l’occasione per far notare che ormai ogni avance è
scambiata per molestia sessuale: un baciamano, un gesto di cortesia, un mazzo di
fiori, un caffè offerto al bar, un complimento corre il rischio di essere etichettato come un disgustoso
tentativo di avance. E io invece sottolineai che la galanteria non è mai
avance. (http://entelechia4ever.blogspot.it/2017/11/la-galanteria-non-e-mai-unavance.html)
Poi si è aggiunta, buon ultima, la anchor-woman più famosa degli USA,
Oprah Winfrey per cavalcare la tigre e candidarsi alla Casa Bianca, sempre appoggiandosi all'argomento del giorno. Peccato
che -quasi in tempo reale- qualcuno si ricordò di una foto in cui la giornalista
osannava e coccolava il produttore.
In mezzo a tante oche starnazzanti, finalmente ora prende la
parola una grande attrice e una grande donna, Catherine Deneuve che si rifiuta di seguire il mainstream di facciata e, con una
lettera aperta pubblicata su «Le Monde» insieme ad un altro centinaio di donne, si ribella contro il "nuovo
puritanesimo" imperante.
«Lo stupro è un crimine –afferma la star francese– ma tentare di sedurre qualcuno, anche in
maniera insistente o maldestra, non è un reato, né la galanteria è un’aggressione
del maschio».
Merci, Catherine. Merci beaucoup.
Perché dobbiamo sempre pesare col bilancino le parole ed i
nostri gesti per paura di essere fraintesi?
Quella stessa paura che, pian piano, si è insinuata in tutti noi uomini come un
veleno di Mitridate, inibendo i nostri gesti galanti per il
timore che possano essere interpretati come una molestia "in nuce",
quella paura di apparire stalker, quella paura di essere additati come
molestatori temendo di finire sui giornali , quella paura ci sta trasformando in cyborg glaciali incapaci di
manifestare sentimenti.
Gli uomini hanno paura di corteggiare le donne e le donne
non sono più abituate ad essere corteggiate.
Io dico NO! Un “NO” stentoreo.
«Difendiamo la libertà di importunarci» conclude il suo
appello la Deneuve ed io vorrei rivolgere un appello alle donne: riscoprite
il piacere di essere donne e di essere corteggiate, non toglieteci il gusto di
un gesto galante.
Siamo uomini, non cyborg…
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