Molto
spesso ci capita di ascoltare omelie un po’ troppo lunghe o forse banali o
forse superficiali.
Altre volte i sacerdoti scambiano l’ambone per una tribuna di un comizio dove arringare i fedeli.
Poi capita anche di sentire omelie come questa che ti inchiodano al banco ad ascoltare e seminano nel nostro cuore delle parole che … ci scuotono andando al nocciolo della questione senza girarci attorno.
Altre volte i sacerdoti scambiano l’ambone per una tribuna di un comizio dove arringare i fedeli.
Poi capita anche di sentire omelie come questa che ti inchiodano al banco ad ascoltare e seminano nel nostro cuore delle parole che … ci scuotono andando al nocciolo della questione senza girarci attorno.
«Io
che per voi sono sacerdote, ma con voi sono cristiano, qualche volta mi
scandalizzo. Poche volte… e non sono le debolezze umane a scandalizzarmi,
piuttosto l'arroganza ridicola e assurda di chi pretende di essere qualcuno o
qualcuno importante.
Questo mi scandalizza.
Di chi pretende di sapere più di coloro che sanno davvero e questo è il segno della più patetica di tutte le ignoranze.
E questo mi scandalizza.
Questo mi scandalizza.
Di chi pretende di sapere più di coloro che sanno davvero e questo è il segno della più patetica di tutte le ignoranze.
E questo mi scandalizza.
Dirsi cristiano o cristiana e poi
infischiarsene olimpicamente di quanto la Chiesa, nella voce dei legittimi
pastori professa, difende e insegna.
Questo mi scandalizza.
Parla duro, oggi,
il Signore nel Vangelo e, scusatemi, per oggi parlerà duro anche questo Suo
sacerdote.
Mi
scandalizza l'atteggiamento, balordo e maleducato, di chi, dicendosi cristiano
o cristiana , non sa trattare con un minimo di rispetto e considerazione il Papa, i Vescovii ministri di Dio.
Mi scandalizza l'incoerenza brutale di troppi
cattolici che nella vita pubblica e nel modo di trattare gli altri disdicono
con patetica sfrontatezza tutto quanto poi vengono a "professare"
tra virgolette, in chiesa.
Mi scandalizza la madornale stupidità di chi usa
internet per rinnegare la propria appartenenza alla Chiesa, affrettandosi ad
appoggiare il primo scemo che abbia qualcosa da dire contro la Chiesa.
"Il
Papa venda il suo anello per sfamare gli affamati del Congo".
Andiamo a
mettere in vendita all'asta, "la Pietà", così sfamiamo la gente di chissà dove…
e andando non solo a sottoscrivere, ma anche a condividere pornografia,
bestemmie e scelleratezze ed esserne fiero. Questo mi scandalizza.
Così facendo
non sono né freddi né caldi, né cristiani né atei… sono tiepidi.
Ebbene, col
Libro dell'Apocalisse io vi ricordo che "i tiepidi saranno vomitati dalla
bocca di Dio."
E dico tutto questo non nascosto dietro la sicurezza
vigliacca di un computer, nel soggiorno della propria casa, ma dalla cattedra
più sacra che ci sia in questo Paese, dalla cattedra della Parola di Dio.
Mi
scandalizza che ben lungi dal prendere decisioni coraggiose, anche radicali -il Signore parla oggi di tagliare una mano, un occhio, un piede- per il bene
della propria salvezza eterna, preferisce tagliare e ritagliare il tempo della
preghiera, della Messa, della catechesi, dell'adorazione, della confessione e
di tutto quanto mantiene effettivamente viva la propria fede.
Il resto non si
tocca.
Ma in quanto alla fede ci riferisce, accomodatevi, siamo alla svendita
totale.
Mi scandalizzano i genitori che, anziché farsi aiutare dagli altri
educatori, anche quelli dell'ambito della fede, tagliano ogni eventuale
correzione o richiamo, generando così piccoli bulli e teppisti, totalmente
impreparati per la vita e destinati con ogni probabilità al più strepitoso
fallimento in tutti i campi della vita.
Altro che genitori… Complici!
I primi e
inescusabili responsabili della vita sciupata dei figli, che pensano che il
parroco debba essere un simpaticone disposto a fare tutti gli sconti
immaginabili se vuole che il figlio o la figlia vengano alla catechesi.
Ebbene,
capitelo bene, una volta per tutte, il parroco non è qua per accontentare
tutti, ma per insegnarvi l'ardua e impegnativa via della salvezza.
Di tagli
parla oggi il Signore.
Bene! Io ve ne suggerisco la versione aggiornata.
Si
tagli la lingua chi la usa per diffamare, per spettegolare, per calunniare, per
uccidere. Tagli la linea telefonica chi la usa per distruggere l'unità delle
famiglie, delle comunità, delle persone.
Tagli la connessione di internet chi
la usa per rimanere "appoltronato" nella mediocrità di un mondo
virtuale nel quale di impegno o apporto positivo non c'é proprio nulla, tranne
che un patetico cyber-fannullare che fa perdere in modo penoso il senso della
realtà, nonché dare una patetica visione dei propri squallidi interessi.
Dia un
taglio alla superficialità, alla banalità, alla vanità, alla superbia petulante
chi vive chiuso nel proprio egocentrismo, incapace di scoprire quanta
silenziosa sofferenza si aggira nel nostro mondo, nel nostro tempo.
L'ultima
frase del Vangelo odierno parla dell'Inferno, del quale io vi parlo sempre
molto poco perché preferisco orientarvi in positivo, ed è una scelta che
mantengo, evidentemente, ma più di una pecora insolente farà bene a ricordare
oggi e ogni tanto, la drammatica possibilità che incombe sulla vita di ognuno
di noi.
Lo stesso Signore che insegna oggi che chi non è contro di noi, è per
noi, è quello che dice, senza contraddirsi, che chi non è per Lui, è contro di
Lui.
E che chi non raccoglie con lui, disperde.
Quel Signore che esige
decisioni chiare ed effettive, non solo affettive, non solo chi dice
"Signore, Signore" entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi compie
veramente la volontà del Padre.
Quel Signore che attende prese di posizione senza
tentennamenti e senza ripensamenti. Nel professare adesso il Credo, io intendo
rinnovare a Lui la mia fede assoluta e la mia disponibilità totale alla Sua
volontà, fede che si deve dimostrare nell'obbedienza alla Sua Parola.
Obbedienza… non è una parolaccia.
Obbedienza alla Parola di Dio.
Chi non è
disposto all'obbedienza della fede… sì, perché la fede implica un'obbedienza,
non può essere cristiano.
Chi non è disposto all'obbedienza della fede, se ne
torni a casa, perché viene in chiesa a perdere il tempo.
Chi è disposto, ma non
solo adesso, bensì per tutta la vita, a mostrare al Signore la disponibilità
della Madonna, degli angeli che rimasero fedeli, dei santi di tutti i tempi,
professi allora ad alta voce, con me, il Credo, ma non solo con le labbra, ve
ne prego… con il cuore, anzi, con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutte
le forze, come ci insegna il primo comandamento.
Amen.»
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